Bancarotta fraudolenta nell’ edilizia: Raffaele Di Mario arrestato

Mondo dell’edilizia sconvolto per bancarotta fraudolenta e per l’arresto dell’imprenditore Raffaele Di Mario. Un crac imprevisto nell’edilizia, nonostante ci fossero plusvalenze da milioni di euro, che fa rimanere a casa senza lavoro, più di mille operai, da un momento ad un altro e un arresto per bancarotta fraudolenta. E’’ stato arrestato, giovedì 7 Aprile, l’’imprenditore edile Raffaele Di Mario […]

Mondo dell’edilizia sconvolto per bancarotta fraudolenta e per l’arresto dell’imprenditore Raffaele Di Mario.

Un crac imprevisto nell’edilizia, nonostante ci fossero plusvalenze da milioni di euro, che fa rimanere a casa senza lavoro, più di mille operai, da un momento ad un altro e un arresto per bancarotta fraudolenta.

E’’ stato arrestato, giovedì 7 Aprile, l’’imprenditore edile Raffaele Di Mario per bancarotta fraudolenta, costruttore del mondo dell’edilizia, diventato famoso per l’’acquisto di Palazzo Don Sturzo a Roma nel 2004.

Raffaele Di Mario è stato arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta dagli uomini della Guardia Di Finanza, sulla base dell’ ordinanza del Gip Marina Finiti fatta su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi.

Le Accuse.

Le accuse rivolte a Raffaele Di Mario sono: bancarotta fraudolenta per distrazione, reati fiscali e fatturazioni fasulle.

In manetta anche altri due, sono i titolari di cariche sociali all’’interno del gruppo DimaFin, gruppo impegnato nella costruzione del quartiere residenziale “Parco della Minerva” a Pomezia, ma dichiarato fallito dal Tribunale di Roma il 29 marzo 2011.

E’ sotto inchiesta anche la vendita del centro commerciale “Dima Shopping” nel quartiere della Bufalotta, dalla Niccodemi, che farebbe risalire a Raffaele Di Mario, per 108 milioni a Banca ItalEase di Roma.

La compravendita finita in bancarotta fraudolenta è avvenuta con un contratto di “sale & lease back “, ovvero “vendi e ricompra in leasing”.

L’’accusa è il mancato pagamento delle imposte per una cifra che si aggira intorno ai 27  milioni di euro sulle plusvalenze ottenute dalla vendita del centro commerciale; e in seguito avrebbe dissanguato la Niccodemi del capitale sociale e poi successivamente, l’’avrebbe portata al fallimento per bancarotta fraudolenta per distrazione, per una cifra intorno ai 53 milioni di euro.

La procura ha disposto sequestri preventivi di beni immobili a Pomezia, dove Raffaele Di Mario possiede polo alberghiero chiamato “Hotel Selene”, affiliato alla catena Best Western e diversi impianti sportivi.

Il Gip scrive: “ L’’operazione della Dima Shopping nella Bufalotta, appare una operazione palesemente finalizzata ad imputare l’’ingente plusvalenza realizzata, e il relativo onere fiscale alla Niccodemi, società formalmente estranea al gruppo Raffaele Di Mario destinata ad essere completamente svuotata del suo patrimonio e a divenire inadempiente nei confronti dell’erario per la cifra di 26 milioni e 630 mila euro; e i relativi flussi finanziari evoluti dalla ItalEse alla Niccodemi, sono stati evoluti in favore di altre società che sono riconducibili a Raffaele Di Mario.

Qual è la cifra scomparsa?

Parliamo di circa 40 milioni di euro evoluti in favore della società Primula e circa 12 milioni di euro alla società M2 per fatture rilasciate per operazioni mai avvenute. Ora l’’operazione è puntata sul ritrovamento delle somme non ritrovate e si avvale l’’ipotesi del riciclaggio.

L’’inchiesta è nata da alcune segnalazioni della procura, tra cui quella dell’’agenzia delle entrate.

Continua a leggere

Articolo precedente

Tasso Bce: Aumento rata mutuo

Articolo successivo

Si può ottenere un mutuo integrativo?