Questo tipo di facilitazione si chiama Mutuo Plafond Casa e nasce non solo per consentire l’accesso al mutuo agevolato ai disabili ma dà la possibilità di risparmiare anche alle famiglie con più di 3 figli e alle giovani coppie under 40 con almeno uno dei due componenti di età inferiore ai 35 anni che hanno nucleo familiare da almeno 2 anni.
Plafond Casa: quanto posso richiederlo?
Il Plafond Casa, conosciuto anche come mutuo agevolato legge 104, è stato introdotto da una convenzione firmata da ABI (Associazione Bancaria Italiana) e CDP (Cassa Depositi e Prestiti) e consente l’accesso a tariffe agevolate in caso di mutui ipotecari destinati all’acquisto di immobili residenziali. La cifra massima che si può richiedere è 350.000€ con tasso fisso o variabile a seconda della scelta del mutuatario e, in relazione al tipo di investimento, ci sono dei massimali finanziabili. Nel dettaglio:
- fino a 100.000€ per interventi di ristrutturazione (durata minima 7 anni, massima 10 anni)
- fino a 250.000€ per acquisto immobili residenziali (durata minima 15 anni, massima 30 anni)
- fino a 350.000€ per acquisto e ristrutturazione di un immobile residenziale (durata minima 15 anni, massima 30 anni)
Come e dove richiedere un Plafond casa
Gli interessati a questo tipo di finanziamento possono fare richiesta alle banche aderenti alla Convenzione CDP-ABI. Tra queste troviamo Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Sella, Monte dei Paschi di Siena e Nazionale del Lavoro.
Tutto quello che c’è da fare è compilare l’apposito modulo fornito dall’istituto di Credito o scaricabile online (digitare “richiesta mutuo ipotecario su provvista Cassa Depositi e Prestiti”), in cui vengono dichiarate le condizioni che danno accesso alle agevolazioni, l’importo di cui si necessita e la scelta del tasso.
L’Istituto di Credito valuterà la richiesta e indicherà al richiedente tutte le info necessarie. Chiaramente verrà data priorità alle persone con maggiori difficoltà economiche.
Agevolazioni prestiti a disabili non per acquisto immobili
Esistono alcune proposte di finanziamento riservate esclusivamente a persone diversamente abili che hanno esigenza di ricevere un prestito per altre ragioni al di fuori dell’acquisto di un immobile. Grazie ai fondi concessi tramite l’ANDI (Associazione Nazionale Disabili Italiana) è possibile ottenere delle agevolazioni ulteriori con tassi di interesse più vantaggiosi e ricevere finanziamenti in linea con il reddito mensile.
Un’altra strada per ottenere un prestito, non solo per i disabili ma anche per le famiglie con gravi problemi economici, disoccupati o imprese in difficoltà, è il Prestito della Speranza, nato dalla collaborazione tra la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e l’ABI. Si tratta di un fondo di garanzia avviato nel 2009 composta da circa 25 milioni di euro destinati a micro prestiti che si auto alimenta grazie alla restituzione delle cifre impegnate nuovamente al fondo. Quest’ultimo non eroga direttamente del denaro liquido ma funge capitale a garanzia del credito concesso dalle banche.
Per richiedere il Prestito della Speranza è necessario presentare la richiesta alla Caritas insieme alla documentazione che attesta effettivamente la difficoltà economica.