Abi, 51% in più su mutui per la casa

L’ Abi nel suo nuovo comunicato sui mutui per la casa afferma che solo il 51% delle famiglie può pagare la rata mutuo.   E’ un dato allarmante che riguarda 13 milioni di famiglie su un totale di 23 milioni. Il report è stato elaborato grazie alla collaborazione tra Abi e l’ Agenzia del Territorio […]

L’ Abi nel suo nuovo comunicato sui mutui per la casa afferma che solo il 51% delle famiglie può pagare la rata mutuo.

 

E’ un dato allarmante che riguarda 13 milioni di famiglie su un totale di 23 milioni. Il report è stato elaborato grazie alla collaborazione tra Abi e l’ Agenzia del Territorio che hanno presentato una novità: l’ indice di calcolo di accessibilità all’ abitazione da parte delle famiglie italiane chiamato “Affordability index”.

In base al rapporto Abi sui mutui per la casa, la possibilità di poter comprare casa per il 51% delle famiglie italiane sembra ben lontana. Nel 2008 potevano permettersi di acquistare casa quasi il 45%, contro il 51% di oggi. In ogni caso meno preoccupante del 64% del 2004.

 

Per l’ Abi questo “miglioramento” è avvenuto grazie alla diminuzione del costo del credito. Grazie alla diminuzione dei tassi di interesse nel 2010, le famiglie sono state portate a chiedere mutui per la casa per acquistare la loro prima casa, con un aumento del 9%.

 

L` Abi e le associazioni dei consumatori hanno dichiarato che da qui nasce l`importanza di trovare un punto d’ incontro sui mutui per la casa e collaborare per far crescere la consapevolezza, mettendo sempre a disposizione informazioni sugli elementi da tenere in considerazione per decidere tra un tasso fisso ed un variabile.
 
Inoltre, grazie alle associazioni dei consumatori,sono disponibili gli strumenti delle banche e dell` Abi per tutelarsi dalle eccessive fluttuazioni dei tassi sui mutui per la casa.

 
In questo ultimo caso, pur scegliendo il tasso variabile, si puo` sapere subito quale potra` essere il massimo della rata.

 

Continua ancora l’ Abi sui mutui per la casa: “Il tema della perdita di potere d`acquisto dei redditi è importante e richiede risposte che hanno a che fare con il rafforzamento delle capacità competitive del sistema Paese e non certo con meri incrementi salariali che se sganciati da una logica di incremento di produttività sarebbero effimeri e si tradurrebbero nel lungo periodo in una perdita piuttosto che in un guadagno in termini reali“.

 

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