Gli spread si assottigliano sempre di più, ma il mercato stenta a riprendere quota. E sempre più italiani scelgono la surroga. Questo il bilancio stilato da Bussola Mutui, bollettino trimestrale frutto della collaborazione tra CRIF e MutuiSupermarket.it.
Alla fine del terzo trimestre 2014 lo spread sui mutui a tasso variabile è sceso sotto il 2%, registrando una diminuzione dello 0,65% rispetto all’inizio dell’anno. Tuttavia la domanda non decolla, basti pensare che da Gennaio a Giugno scorsi ha visto un incremento del 3,4% appena. Sono stati erogati nuovi mutui per un totale di 11 miliardi di euro, pari al 38% dell’ammontare rilevato nel primo semestre 2008. E i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate confermano il quadro: le compravendite residenziali del secondo trimestre del 2014 sono infatti calate dell’1% rispetto all’analogo periodo del 2013.
D’altra parte il differenziale tra lo spread dei mutui per acquisto prima casa e mutui surroga è ormai vicino allo zero, così da Giugno a Settembre scorsi un italiano su quattro ha richiesto la portabilità del mutuo (a fronte del 10% dello stesso periodo dell’anno scorso), e uno su cinque l’ha ottenuta.
Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, l’ultimo periodo registra il nuovo minimo storico (123.129 euro contro i 136.806 del primo trimestre 2012). Molte le cause di questa significativa contrazione: la cautela che caratterizza le scelte delle famiglie e delle banche, la corsa al ribasso del valore degli immobili e, chiaramente, il boom dei mutui surroga.