L’Imu sarà divisa per tre ! Sconto solo sulla prima casa

Il pagamento dell`Imu in tre rate è parte dell`emendamento al decreto legge 16/2012 recante “disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie ed efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento” presentati dal relatore Gianfranco Conte alla Commissione Finanze della Camera.   Nel dettaglio:   Tre tranches“La norma prevede – si legge – che, limitatamente all`anno 2012, i […]

Il pagamento dell`Imu in tre rate è parte dell`emendamento al decreto legge 16/2012 recante “disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie ed efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento” presentati dal relatore Gianfranco Conte alla Commissione Finanze della Camera.

 

Nel dettaglio:

 

  1. Tre tranches
    “La norma prevede – si legge – che, limitatamente all`anno 2012, i contribuenti effettuino il pagamento dell`imposta dovuta per l`abitazione principale e per le relative pertinenze in tre rate di cui la prima e la seconda in misura ciascuna pari ad un terzo dell`imposta calcolata applicando l`aliquota di base e la detrazione previste dal presente articolo, da corrispondere rispettivamente entro il 16 giugno e il 16 settembre; la terza rata è versata, entro il 16 dicembre, a saldo dell`imposta complessivamente dovuta per l`intero anno con conguaglio sulle precedenti rate”.
    In pratica, le prime due rate saranno versate applicando le aliquote nazionali dello 0,4 per mille per le prime case e dello 0,76 per le altre case, mentre l`ultima rata fungerà da conguaglio in base alle diverse decisioni dei Comuni, che potranno deliberare variazioni dello 0,2 per mille sulle prime case e dello 0,3 sulle seconde.
  2. Agevolazioni prima casa
    Nell`emendamento sull`Imu, “viene, inoltre, qualificata in modo più stringente la definizione di abitazione principale, prevedendo che le agevolazioni previste si applicano solo se il possessore ed il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente nell`abitazione stessa. Viene inoltre precisato – si legge – che in ogni caso l`aliquota e la detrazione per l`abitazione principale e per le relative pertinenze devono essere uniche per nucleo familiare indipendentemente dalla dimora abituale e dalla residenza anagrafica dei rispettivi componenti”. L`emendamento, si legge ancora, ha lo scopo “di evitare elusioni dell`applicazione delle agevolazioni per la prima casa, nel caso in cui i coniugi stabiliscano la residenza in due immobili diversi nello stesso comune”.
  3. Esenzioni terremoto
    All`articolo 6 del dl fiscale viene aggiunto un comma che esenta dal pagamento di Irpef, Ires e Imu i redditi dei fabbricati, ubicati nelle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009, “purché distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero in quanto inagibili totalmente o parzialmente”. Questi “non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini dell`imposta sul reddito delle persone fisiche e dell`imposta sul reddito delle società, fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati medesimi”.
  4. Tutto sul web ma dal 2013
    L`emendamento sull`Imu presentato da Conte prevede che “a partire dal 2013, per la loro efficacia, le delibere in materia di Imu debbano essere pubblicate sul sito informatico del Dipartimento delle Finanze entro la data del 30 aprile dell`anno cui si riferisce la delibera. In tal modo i contribuenti potranno determinare in maniera più agevole ed una sola volta l`importo dovuto per l`anno di riferimento”.
    Un emendamento del relatore Conte introduce nell`ordinamento la norma del “Patto orizzontale nazionale”. Si tratta, si legge nella relazione illustrativa, di “uno strumento normativo che consente la cessione di spazi finanziari da parte degli enti che prevedono di conseguire un differenziale positivo rispetto all`obiettivo del patto di stabilità interno” e “che permette agli enti locali, che usufruiranno di tali spazi, di liberare risorse finanziare a favore delle imprese”. La disposizione è “finalizzata esclusivamente al pagamento dei residui passivi di parte capitale” e “ai comuni che cedono spazi finanziari verrà attribuito un contributo destinato alla riduzione del debito”.
  5. Divorziati
    Nel caso di separazione o divorzio pagherà l`Imu chi resta nella casa, chi ha dunque un “diritto di abitazione” anche se non necessariamente ne è proprietario. Lo prevede un emendamento al dl fiscale presentato dal relatore.

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