L’8 febbraio 2007 è stato pubblicato il Regolamento che attua l’art 13 del decreto legge 14 marzo/80, relativo alla possibilità di concedere un prestito anche ai pensionati, attraverso la soluzione della cessione del quinto. Una piccola rivoluzione nel campo dei finanziamenti, anche se con qualche piccola limitazione, dovuta all’età avanzata dei richiedenti.

Come richiedere un prestito personale per pensionati

Innanzitutto ci sono due aspetti imprescindibili che caratterizzano i prestiti per pensionati:
– La rata mensile deve essere pari ad un quinto della pensione;
– La durata del finanziamento non deve superare i dieci anni.
Il pensionato potrà chiedere il prestito direttamente alla Banca o altro eventuale Istituto Finanziario, ma sarà l’Inps a versare la rata, trattenendola direttamente dalla pensione ogni mese. Poiché quindi i pagamenti sono gestiti dall’Ente Pensionistico, prima di richiedere il prestito è necessario andare nella sede Inps di propria competenza e richiedere la Comunicazione di cedibilità, ossia l’indicazione dell’importo massimo della rata del prestito, rispetto all’ammontare della pensione. Questo documento andrà quindi esibito alla società presso cui si richiede il prestito ed è obbligatorio per poter procedere.

Pensionati esclusi dal finanziamento

Non per tutte le pensioni è possibile richiedere un finanziamento. Ecco i casi esclusi:
– pensioni e assegni sociali;
– assegni di sostegno al reddito;
– assegni al nucleo familiare;
– assegni per assistenza ai pensionati per inabilità;
– pensioni del personale bancario;
– invalidità civili.

Come l’Inps tutela i pensionati

Le banche presso cui il pensionato può richiedere un prestito pensionato devono rispondere ad alcuni criteri ed essere convenzionate con l’Inps (elenco istituti di credito convenzionati), che provvederà ad una serie di verifiche per accertare che siano idonee. In particolare l’Inps controlla le seguenti informazioni, prima di procedere ai pagamenti delle rate per conto del pensionato:
– l’idoneità della Banca o Finanziaria ad effettuare prestiti di questo tipo;
– il tasso di interesse applicato, che deve essere inferiore al “tasso soglia” anti-usura;
– la rata mensile, che deve essere pari o inferiore al quinto della pensione;
– la presenza nel contratto di tutte le informazioni necessarie relative alle spese di istruttoria, estinzione anticipata, TAN e TAEG).

L’obbligo della copertura assicurativa

Vista la tarda età del richiedente, è evidente che il prestito personale per pensionati deve essere obbligatoriamente affiancato da un’assicurazione a copertura del pagamento, in caso di decesso. In questo modo si può evitare che il debito venga trasferito ai figli o alla moglie, ma viene estinto grazie alla copertura assicurativa. L’inps ha stipulato un accordo con l’Inpdap proprio a garanzia dei creditori, grazie ad un apposito fondo rischi.