Il calo dei prezzi delle case, costante per tutto il 2018, ha fatto aumentare l’interesse per le compravendite, sia di prime case sia per uso investimento. Il 2019 segna aprirsi con lo stesso trend: nonostante i nuovi stimoli, il mercato immobiliare non riparte e i prezzi al mq restano bassi.
Chi è intenzionato a vendere (ma non a S-vendere) si chiede fino a quanto dovrà attendere per vedere i prezzi delle case risalire, come già sta avvenendo in altri Paesi d’Europa. Perché in Italia ancora no? D’altra parte chi deve comprare casa ma non ha liquidità potrebbe chiedersi se conviene accelerare i tempi e chiedere un mutuo ipotecario nel 2019 per fare il grande passo prima che i prezzi delle case tornino a salire.
Come sempre è difficile fare previsioni certe e precise e stabilire in assoluto cosa è giusto e cosa sbagliato. Ma possiamo analizzare i dati come punto di partenza. Che cosa ci dice il comunicato stampa Istat sui prezzi delle case 2018 e 2019 pubblicato lo scorso 10 gennaio?
Mutuo prima casa: differenza tra immobili già esistenti e di nuova costruzione
In una visione generale i prezzi al mq hanno fatto registrare un meno 0,8% a fine 2018 sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (secondo i dati Istat relativi all’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie). L’unica eccezione all’andamento dei prezzi delle case è rappresentato dalle nuove costruzioni (+1,4%). Il tasso di variazione acquisito per il 2018 corrisponde a -0,5%.
Per il mercato immobiliare italiano quello che si sta aprendo sarebbe l’ottavo trimestre consecutivo di calo dei prezzi delle case. Rispetto alla media del 2010, i prezzi sono diminuiti mediamente del 16,7% in nove anni. Resta quindi un buon momento per chi deve comprare casa nel 2019 mentre chi deve vendere, se non ha urgenza, dovrebbe attendere. Ma quanto? Fino a quando assisteremo alla flessione tendenziale dei prezzi?
Vendere casa o chiedere un mutuo?
A volte la fretta di comprare un nuovo immobile potrebbe portare a vendere quello esistente ad un prezzo inferiore a quello di mercato. L’alternativa astrattamente potrebbe essere quella di chiedere un mutuo ipotecario per l’acquisto e attendere la ripresa del mercato per vendere il precedente. In questo calcolo bisogna tener conto però del fatto che, nella forbice temporale compresa tra le due compravendite, uno dei due immobili risulterà seconda casa (se intestati alla stessa persona) e quindi a livello fiscale si dovranno pagare Imu e Tasi. Inoltre l’acquisto immobiliare non potrà godere delle agevolazioni prima casa. Del resto aspettare e muoversi dal 2020 in poi potrebbe comprare anche un aumento dei tassi sui mutui, oggi ancora molto vantaggiosi. Ci sono quindi diverse considerazioni da fare da parte di chi vuole vendere. Più facile invece l’analisi per chi sta valutando di comprare.
Il 2019 infatti resta un anno positivo per chi vuole chiedere un mutuo ipotecario e comprare casa. Anzi gli esperti scorgono proprio nell’instabilità economica e nell’incostanza dei mercati, una spinta al mantenimento basso dei tassi di interesse nei prossimi mesi (sia variabili che fissi).