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Domanda di mutui in crescita: il Crif certifica la ripresa

mutui in crescita

Giugno risulta essere il mese migliore da oltre un anno a questa parte per quello che concerne la domanda dei mutui. Dopo anni di surroghe che hanno trainato il mercato dei mutuatari, si è assistito ad un calo anche piuttosto marcato delle richieste di nuovi finanziamenti da destinare al mercato immobiliare. Finalmente la situazione sembra muoversi e tornare alla normalità, mentre i prezzi delle case rimane ancora piuttosto basso.

Mutui in crescita: Giugno prima nota positiva

Erano infatti 15 rilevazioni mensili consecutive che non si registrava il segno più (ultimo dato positivo Marzo 2017 a+1,7%, a cui fa seguito un periodo piuttosto negativo con punto più basso a Ottobre 2017 a oltre -20% su base annua). A partire dal 2016 infatti le surroghe hanno letteralmente ‘drogato’ il mercato, arrivando a toccare il 25% delle richieste nel 2016 ed attestandosi al 17% circa a fine 2017.

Il saldo sul primo semestre del 2018 rimane negativo a -4,4% ma il +3,6% di Giugno potrebbe non essere solo un fuoco di paglia: sembra infatti che i nuovi mutui finalmente stiano entrando (è il caso di dirlo) nelle case degli italiani, intenzionati a sfruttare i massimi effetti del Quantitative Easing e dei tassi ancora estremamente bassi e vantaggiosi. Questo è forse il motivo che spinge il mercato immobiliare a ipotizzare che entro la fine di quest’anno saranno 2 milioni le persone che decideranno di diventare proprietari di un immobile (sia esso prima o seconda casa).

I numeri della ripresa: aumenta l’importo richiesto

Oltre alla richiesta dei mutui in crescita anche altri dati importanti per il settore: dall’importo richiesto alle fasce più giovani infatti si registra un aumento piuttosto importante. Il credito richiesto nel primo semestre del 2018 aumenta dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2017, con un importo maggiore di circa 1.500€ fino a quota 127.570€.

Bene anche il peso dei più giovani nel mondo dei mutui, con la fascia 25-34 anni che aumenta dello 0,7% in più fino a quota 25,2%; la fascia più numerosa resta comunque quella dei 35-44 anni con il 34,6% della quota totale, seppur in calo dell’1,1%. Dati comunque confortanti: in Italia il 60% degli acquirenti ha meno di 45 anni e un quarto del totale ha un’età media appena superiore a quella del conseguimento di una laurea universitaria. Non ci sono però in questo senso rilevazioni s eventuali fideiussioni di parte di garanti.

Piuttosto equa anche la distribuzione tra le classi di importo del credito: il 26,2% richiede un importo fino a 75.000€, il 20,3% tra 75.000 e 100.000€, il 29,7% si spinge fino a 150.000€ e il restante 20,7% si attesta entro i 300.000€.

Ragionevolmente più lenta nel mutare la durata media dei finanziamenti richiesti: oltre 7 italiani su 10 si impegnano per tempi superiori ai 15 anni, con la fascia 16-20 anni che rappresenta il piano di ammortamento più gettonato (26%).

Scrivo di mutui perché sogno di poterne fare uno. Adoro gli indovinelli; sai come si fa a tenere una persona sulle spine? Dopo te lo dico…