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Terreni in concessione per chi fa il terzo figlio: come saranno assegnati e a chi

Terreni in concessione per chi fa il terzo figlio

Tra le novità del 2019 in merito ai bonus nascita, l’idea di dare terreni in concessione a chi fa il terzo figlio (entro il 2021) è quella che forse ha suscitato più interesse e curiosità ma anche critiche, perplessità e ironia. Vediamo insieme che cosa prevede approfondendo anche, aspetto che in questa sede ci interessa particolarmente, le condizioni per ottenere il mutuo acquisto prima casa a zero interessi correlato al terreno in concessione in funzione del terzi figlio (nato o in arrivo).

Terra per il terzo figlio: l’idea di base del governo

Partiamo proprio dalla ratio della misura che, nelle intenzione del governo, dovrebbe spingere la natalità da un lato e, dall’altro, favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali. La concessione del terreno agricolo pubblico quale bonus terzo figlio avrebbe durata di venti anni: requisito fondamentale per fare domanda è avere tre figli entro il 2021. Chi oggi ne ha due quindi potrebbe fare domanda a patto che il terzo figlio sia in cantiere e nasca entro il 2021.

Oltre ai terreni agricoli dello Stato, dell’elenco delle terre in concessione fanno parte anche appezzamenti abbandonati in Abruzzo, Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise e Sardegna. La misura quindi non riguarda solo il Sud ma in buona parte le terre in concessione si trovano proprio nelle Regioni del Mezzogiorno (le stesse che rientrano nell’area geografica del bonus Resto al Sud). Come accennato in apertura di questo articolo di approfondimento, chi si trasferisce altrove per lavorare il terreno agricolo dato in concessione, potrebbe avere interesse a comprare una casa nelle zone limitrofe.

Mutuo prima casa a interessi zero nel bonus terzo figlio

Oltre ai terreni in concessione, nel piano bonus terzo figlio rientra la possibilità di chiedere un mutuo prima casa a tasso zero fino a 200 mila euro per acquistare un immobile ubicato nei pressi del terreno in concessione. La famiglia che si trasferisce, dovrà pagare solamente la quota capitale del debito, al netto degli interessi. I mutui a tasso zero rientranti nel bonus terzo figlio non potranno avere una durata superiore a 20 anni (pari quindi alla concessione del terreno). Per l’erogazione e la copertura del mutuo prima casa a tasso zero, sarà istituito un apposito fondo dal Ministero delle Politiche agricole per un totale di 20 milioni di euro, di cui 5 milioni per il 2019 e i restanti 15 milioni per il 2020.

Grazie a questa possibilità anche il mercato immobiliare nelle aree in cui si trovano i terreni in concessione potrebbero ricevere impulso positivo o almeno questa è l’intenzione dichiarata dai rappresentanti di governo che hanno firmato questo progetto. Spetterà in ogni caso ai Ministeri dell’Agricoltura e della Famiglia, una volta che la misura sarà approvata in via definitiva con la pubblicazione della Legge di Bilancio, stabilire, mediante decreto attuativo, tutti i dettagli per l’attuazione di questa misura.

Da sempre appassionata di scrittura e alla continua ricerca di storie da raccontare. Mi affaccio al mondo dei mutui, argomento non sempre di facile comprensione per tutti, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni utili. Non posso vivere senza: musica, amici e wafer 🙂