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Rinegoziare, sostituire o surrogare il mutuo: quando conviene

Sostenere le rate del mutuo non deve significare dover vivere in ansia o collassare. Tassi fissi, variabili, spread in aumento, variazioni di IRS e euribor/’ target=’_blank’>Euribor! Pensando in positivo, invece, il mutuo è ciò che ci da la possibilità di avere una casa tutta propria nella quale condividere tanti momenti felici.

 

Ma inutile nasconderlo, la congiuntura che il sistema economico sta attraversando in questi tempi non è delle migliori. La disoccupazione – in Italia come altrove – ha raggiunto tassi preoccupanti. In un simile contesto, tenere fede agli impegni presi non è sempre facile. Può accadere, così, di trovarsi in difficoltà nel mantenere il passo delle rate del mutuo: un impegno sottoscritto anni fa (in ben altre condizioni) potrebbe non essere più sostenibile allo stato attuale. Ci sono vie d`uscita? Sì, un mutuo può essere rinegoziato, sostituito o surrogato.

 

Tramite la surroga (o surrogazione), chi ha sottoscritto un mutuo con un istituto di credito lo sposta presso una banca differente (che solitamente concede migliori condizioni di finanziamento).

In termini pratici, dunque, l`opportunità che la surroga concede ai risparmiatori è quella di “riscrivere” il proprio mutuo a condizioni migliori. Libero di spostare il proprio mutuo da una banca all`altra, ciascuno potrà cercare l`istituto di credito disponibile a concedere il finanziamento calle condizioni più vantaggiose.

 

La possibilità di richiedere la surroga del mutuo ha fatto la sua comparsa all`interno del sistema bancario italiano tre anni fa, proposta dall`allora ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani. Al fine di rendere maggiormente dinamico il mercato, il decreto Bersani ha modificato alcune regole riguardanti i mutui, introducendo importanti modifiche a favore, soprattutto, dei mutuatari.

L`aspetto più interessante della norma voluta da Bersani è la portabilità dell`ipoteca: in precedenza, prima di poter sottoscrivere una nuova ipoteca con un differente istituto di credito era necessario cancellare quella originaria. Ora, invece, non serve cancellare la prima ipoteca, mentre nel contratto relativo al mutuo viene fatto un cambio di attore, annotando la banca subentrante.

 

Verifica subito la nuova rata, inserendo nel calcolatore l’importo residuo di mutuo.