MutuiPerLaCasa

Nella corsa al mutuo avvantaggiati gli under 35 con posto fisso

Il mercato del lavoro cambia alla velocità della luce, ma quello immobiliare mantiene un passo da lumaca. Si moltiplicano i prodotti dedicati alle categorie tradizionalmente escluse dal credito, ma quando si tratta di aprire i rubinetti le banche restano caute. Questa la “diagnosi” di Tecnocasa. 
 

Meglio impiegato che pensionato

Dati alla mano, la stragrande maggioranza dei mutui viene erogata a chi ha entrate certe  (83,5%). Tra i lavoratori flessibili i “fortunati” non arrivano al 7%, e la situazione è ancora più scoraggiante per imprenditori (4,3%) e pensionati (3,3%).  
Si rilevano peraltro peculiarità legate a ciascun area del Paese. «Il centro si caratterizza per una quota di finanziamento a lavoratori autonomi più alta tra tutte le macroaree (5,6%). Nelle Isole, invece, si riscontra la minor incidenza di dipendenti a tempo indeterminato (78,6%) e la maggiore percentuale di pensionati (5,1%)».
 

Giovane e italiano, questo è l’identikit del mutuatario ideale

Nonostante l’elevata mobilità della popolazione, i clienti preferiti delle banche restano i connazionali. Infatti, circa nove mutui su dieci sono stati concessi a clienti di origine italiana. Solo nel 9% dei casi si trattava di cittadini di altri Paesi europei. Appena il 2,5% dei finanziamenti è stato erogato a immigrati extra-europei. Tuttavia, si tratta di dati in crescita rispetto al 2013.
Dal punto di vista anagrafico, i giovani hanno più “fame” di mutui, soprattutto gli under 35 (40% delle domande), a fronte del 35% proveniente da persone di età compresa tra 35 e 44 anni
 
 
 
(18-02-2015)
 
Francesca Garrisi
MutuiperlaCasa.com
 
 
Seguici su
 
Facebook
Linkedin
Twitter
Google+