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Mutuo integrativo: ottenere un mutuo avendo già un mutuo in corso

mutuo integrativo

E’ possibile ottenere un mutuo integrativo avendo già un mutuo in corso? Ogni mese più di 600 clienti che hanno già un mutuo in corso chiedono se possono aggiungerne un altro per spese che, al momento dell’acquisto casa, non erano previste (ristrutturazione, rifacimento degli impianti, acquisto di un garage).

Uno degli errori più frequenti quando si accende un mutuo è quello di fare la richiesta al “centesimo” per paura di indebitarsi troppo. Eppure, 10mila euro in più su una durata di 30 anni comportano spesso un extra sulla rata di soli 40 euro al mese.

Comunque, niente vieta di stipulare più mutui per lo stesso acquisto, richiedendo quello che in gergo bancario viene chiamato mutuo integrativo. Gli istituti di credito possono erogare secondi mutui in presenza di un mutuo già esistente e di pregresse iscrizioni ipotecarie. In tal caso l’importo finanziabile è determinato dalla differenza tra il valore dell’immobile e il valore dell’ipoteca già iscritta. Questa differenza costituirà il valore massimo di ipoteca di secondo grado ancora iscrivibile sull’immobile.

Ad esempio se per il primo mutuo l’ipoteca corrisponde al 40% dell’immobile, il mutuo integrativo non potrà superare quella cifra. Quindi un finanziamento di 80.000€ su un immobile valutato 200.000€ potrà avere un mutuo integrativo non superiore a 80.000€.

Le banche tuttavia, preferiscono mantenere un margine di sicurezza tra il valore dell’immobile e il valore complessivo delle ipoteche esistenti, in quanto l’ipoteca di secondo grado costituisce una minore garanzia in caso di mancato pagamento delle rate. Quindi in questo casi il mutuo integrativo viene solitamente concesso per importi assai più ridotti o, in casi limite, non essere affatto concesso.

Mutuo integrativo: stessa banca o nuova banca?

Inoltre, è decisamente più facile ottenere un mutuo integrativo se la banca è la stessa del mutuo precedente, in quanto si tiene conto della capacità di rimborso di quest’ultimo. Richiedendo invece il mutuo integrativo ad un altro istituto di credito, questo tenderà a sostituire totalmente il vecchio mutuo acquisto con uno nuovo, con tanto di iscrizione ipotecaria di 1° grado tutta a suo favore.

Per quanto riguarda la disciplina fiscale infine, il mutuo integrativo non permette di ottenere gli stessi benefici di un mutuo prima casa quanto a interessi passivi, perché viene iscritto nella categoria dei mutui di liquidità.

Da sempre appassionata di scrittura e alla continua ricerca di storie da raccontare. Mi affaccio al mondo dei mutui, argomento non sempre di facile comprensione per tutti, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni utili. Non posso vivere senza: musica, amici e wafer 🙂