Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio della Banca Centrale, ha parlato di una timida ripresa, ancora fragile e disomogenea e di una situazione complessa che spinge la BCE ad una politica attendista dal punto di vista monetario. Oggi abbiamo discusso di tutti gli strumenti da utilizzare, decideremo quali in base ai casi che dovessimo affrontare ha dichiarato.
Inoltre, ha aggiunto che inizia a vedersi qualche risultato del taglio degli interessi avvenuto a novembre, tuttavia occorre tempo. Ci sarà un periodo prolungato di bassa inflazione, ma nessuna deflazione. Non vediamo molto analogie con la situazione del Giappone negli anni 90. Certo è vero che gli aggiustamenti sono più difficili con linflazione bassa, ha precisato.
Sulla scarsità di mutui a famiglie e imprese Draghi ha dichiarato che il credito si sta stabilizzando ma resta debole, potrebbe migliorare, rimanere come ora o anche peggiorare.
Lofferta di credito potrebbe influire, secondo Draghi, oltre alla debolezza della domanda anche lavvicinarsi dellanalisi della Bce sulla qualità dei bilanci delle banche europee, aumentando la prudenza degli istituti di credito.
Sul fronte mutui, il perdurare di questi tassi ai minimi, oltre che all`inflazione vicina allo zero, favorisce chi ha optato per un mutuo a tasso variabile.
Ad oggi, i migliori isituti offrono mutui a tasso variabile con tassi compresi tra il 2,79% di Unicredit e il 2,83% di BNL Bnp-Paribas.
Il primo fino al 60%, mentre il secondo fino all`80% del valore dell`immobile, con una rata di partenza per un mutuo di 200mila euro di appena 820,73.
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