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Italia-Gran Bretagna: stessi abitanti, 2 politiche diverse, 2 velocità

Abbiamo gli stessi abitanti, siamo entrambi in Europa, ma la politica monetaria è leggermente diversa. Lo dimostra il dato di settembre relativo al credito al consumo, che nel Regno Unito è cresciuto di 1,2 miliardi di sterline, ben oltre le attese degli economisti, pari a 0,13 miliardi, e in decisa controtendenza rispetto al decremento di 0,1 miliardi registrato nel mese di agosto. Lo riferisce la Bank of England che dichiara che i prestiti alle famiglie sono cresciuti di 1,7 miliardi, a fronte di un incremento pari a 0,6 miliardi atteso dagli economisti. Sempre a settembre le approvazione di mutui per abitazioni sono state oltre 50.000, in espansione rispetto alle 47.921 di agosto. In Italia, di contro, la situazione è drammatica e il trend di prestiti e mutui alle famiglie segna un -40%.

Ma perché in Gran Bretagna funziona? “Perché la commissione per la politica monetaria (Mpc) valuta seriamente la possibilità un piano di acquisti dei debiti bancari, e se le condizioni economiche dovessero deteriorarsi, la Mpc è pronta a immettere nuovo denaro nell’economia per le famiglie”, ha spiegato King, il governatore della BoE (Bank of England).

Finalmente, dopo tre trimestri di performance negative, tra luglio e settembre i principali indicatori economici del Regno Unito hanno mostrato leggeri ma significativi segni di miglioramento. Tuttavia molti esperti hanno sottolineato che il Paese deve ancora misurarsi con i provvedimenti di austerity adottati dal governo e con le minacce collegate alla crisi del debito. Inoltre il costo di finanziamento per le banche britanniche continua a essere troppo elevato per i cittadini.

Il Funding for lending scheme recentemente introdotto dalle autorità serve appunto a far sì che la Bank of England fornisca finanziamenti vantaggiosi agli istituti disposti a concedere mutui ipotecari e prestiti alle imprese e alle famiglie. Ma, sostengono gli addetti ai lavori, il tempo passato dalla sua adozione non è ancora sufficiente per capire se la misura stia sortendo gli effetti sperati. Di fatto in UK succede qualcosa di positivo. Ma in Italia quando avremo il nostro Funding for lending?