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730/2018: che cos’è e come si compila la dichiarazione dei redditi?

Compilazione 730

Anche quest’anno è tempo di dichiarazione dei redditi: ecco una guida pratica al 730/2018 con particolare focus alle voci di spesa detraibili per casa e mutuo.

730/2018: detrazione interessi mutuo casa

In linea di massima la normativa fiscale permette di portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo casa. Per ottenere questo vantaggio fiscale bisogna compilare il rigo E7 codici 8, 9, 10 e 11 e i righi da E8 a E12 nei quali vanno specificati l’importo degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote rivalutate pagate nel corso del 2017 per i mutui, a prescindere dalla scadenza della rata del finanziamento. Sono però richieste tre condizioni essenziali:

1. Il mutuo deve stipulato nei 12 mesi antecedenti o successivi all’acquisto stesso (in altre parole si prima compare l’immobile ed entro un anno sottoscrivere il contratto di mutuo, oppure prima stipulare il contratto di mutuo ed entro un anno firmare il contratto di compravendita);
2. Il mutuo deve essere erogato da un soggetto residente in Italia o in uno Stato membro della comunità Europea; l’intestatario deve essere il proprietario di casa o altro soggetto che vanta un diritto reale sull’immobile;
3. L’immobile acquistato va destinato a abitazione principale entro 12 mesi dalla compravendita.

Dal 2001, la detrazione è stata estesa anche:
• dalla data in cui l’immobile è adibito ad abitazione principale e comunque entro due anni dall’acquisto, se l’immobile è oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia, documentati dalla relativa concessione edilizia o da un atto equivalente;
• nel caso di acquisto di un immobile locato se, entro tre mesi dall’acquisto, l’acquirente notifica al locatario l’atto di intimazione di licenza o di sfratto per finita locazione e se, entro un anno dal rilascio, l’immobile è adibito ad abitazione principale;
• se il contribuente trasferisce la propria dimora per motivi di lavoro oppure in istituti di ricovero o sanitari, a condizione che l’immobile non venga affittato.

Detrazione mutuo casa: calcolo e casi particolari

Il tetto massimo di detrazione ammessa degli interessi passivi pagati su mutui ipotecari è di 4 mila euro (così come da ultimo aggiornamento di dieci anni fa). (2.582,28 per i mutui ristrutturazione). A conti fatti quindi si possono recuperare fino a 760,00 € (19% di € 4.000).
In caso di mutuo cointestato, ciascuno dei due può fruire della detrazione nei limiti della propria quota di interessi; solo se uno dei due risulta fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetterà a quest’ultimo per entrambe le quote.

Detrazione 730/2018 mutuo: i documenti necessari

Per poter portare in detrazione gli interessi del mutuo caso nel 730/2018 occorre conservare:
• le ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2017;
• il contratto di mutuo erogato per l’acquisto dell’immobile (o dell’ulteriore quota) che è stato o sarà adibito ad abitazione principale;
• contratto di acquisto dell’immobile per verificare il rispetto dei requisiti temporali e la corrispondenza dell’importo;
• documentazione degli oneri accessori all’acquisto sostenuti (anche nell’ipotesi di riparametrazione degli interessi);
autocertificazione che attesti che l’immobile acquistato sia stato adibito ad abitazione principale nei termini previsti dalla norma e che tale condizione sussista anche nel 2017.

Spese acquisto casa: quali oltre il mutuo si possono portare in detrazione nel 730/2018?

Tra le spese extra connesse all’acquisto di casa vale la pena segnalare la possibilità di portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi i costi del notaio. Attenzione però non sono detraibili le voci di spesa coincidenti con l’onorario del notaio per il contratto di compravendita ma solamente quelle per la stipula della pratica di mutuo e quelle anticipata dal notaio per il cliente (ad esempio iscrizione e cancellazione ipoteca). Ecco perché è importante che la parcella del notaio specifichi nel dettaglio tutte le voci di spesa.

Se ci si avvale dell’intermediazione di un’agenzia immobiliare per la compravendita di casa, è possibile scaricare la commissione sempre al 19% ma per un importo non superiore a mille euro.

E’ infine possibile scaricare le commissione o provvigioni richiesta dalla banca o altri istituti di credito per l’ attività di intermediazione creditizia, nonché la provvigione per scarto rateizzato nei mutui in contanti, le eventuali sanzioni per le estinzioni del mutuo.

Non trovano invece spazio nel 730/2018 le spese di assicurazione dell’immobile, neppure se la polizza è stata richiesta dall’istituto di credito che ha erogato il mutuo come ulteriore garanzia.

Questi vantaggi fiscali sono da considerare quando si sceglie tra mutuo o prestito perché alcuni riguardano soli il primo.

Da sempre appassionata di scrittura e alla continua ricerca di storie da raccontare. Mi affaccio al mondo dei mutui, argomento non sempre di facile comprensione per tutti, per aiutare chi è alla ricerca di informazioni utili. Non posso vivere senza: musica, amici e wafer 🙂