MutuiPerLaCasa

BCE, Si prevede un taglio dei tassi di interesse

Secondo gli analisti di IntesaSanpaolo, la BCE taglierà il tasso di rifinanziamento a 0,15/0,10% e molto probabilmente ridurrà il tasso sui depositi a -0,10%.  Un tasso negativo sui depositi potrebbe avere un effetto calmierante sul cambio, ma è incerto l’effetto sulla circolazione della liquidità e sul credito, sostengono gli esperti. 
Dalle variazioni dei tassi d’interesse al quantitative easing. Tutte le misure che oggi, il board della Banca Centrale Europea potrebbe applicare oggi 4 Giugno 2014. Infatti, nella riunione odierna del board della Banca Centrale Europea potrebbero, con ogni probabilità essere decise e rese note quelle misure che dovranno, almeno nelle intenzioni di Mario Draghi, risollevare le sorti dell’economia europea e della perdurante crisi economica.
Operatori, investitori e analisti finanziari sono tutti col fiato sospeso, in attesa delle decisioni della BCE che andranno, poi, a determinare molte delle scelte finanziarie future di grandi e piccoli investitori, come delle banche.
 
Se, infatti, misure come l’acquisto di titoli di Stato sono state solo annunciate ma non sistematicamente messe in atto, i prestiti alle banche non hanno dato il risultato sperato, dal momento che hanno continuato ad alimentare la speculazione finanziaria, senza favorire l’accesso al credito di famiglie e imprese e, quindi, senza riuscire a risollevare l’economia reale. Nell’impossibilità di aumentare la spesa di famiglie e imprese, si arriva al quadro economico attuale con un’inflazione in arretramento e la paura crescente delle istituzioni economiche europee per il rischio di deflazione serpeggiante nell’eurozona.
 
Una misura ulteriore per favorire l’accesso al credito e il riflusso di denaro nell’economia reale potrebbe essere anche il riutilizzo dei prestiti Ltro, i prestiti alle banche, a lunga scadenza (probabilmente a 4 anni), a un tasso agevolato che, ad oggi, dovrebbe servire a garantire la liquidità necessaria alle banche per concedere prestiti ai piccoli investitori privati.
 
Sul fronte mutui, quelli a tasso variabile hanno già beneficiato della riduzione dell` euribor/’ target=’_blank’>Euribor, che quota 0,24% e quelli a Tasso Fisso che grazie allo swap sul IRS sono crollati per le durate a 20 e 25 anni, rispettivamente a 2,24% e 2,31%.
 
Adesso, con il mercato immobiliare ai minimi da 15 anni e con tassi sui mutui al 2,32% (miglior tasso variabile di Giugno 2014) acquistare casa è diventato quantomai conveniente.
 
Lo staff
MutuiperlaCasa.com