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Mutuo a tasso variabile: conviene veramente?

Oggi come ieri, quasi tutti al momento di pensare ad acquistare casa e quindi a richiedere un mutuo, veniamo pervasi da una domanda, la cui risposta meriterebbe un premio miliardario e cioè: che prodotto scelgo?

Sul mercato esistono molteplici prodotti mutuo, a tasso fisso, a tasso variabile, con CAP, tasso misto ecc.ecc.; la scelta è quindi ardua e complessa in quanto ogni prodotto si differenzia dall’altro per alcuni aspetti.

Molto spesso la decisione è “influenzata” dall’importo della rata iniziale dove i mutui a tasso variabile risultano inferiori se confrontati con quelli a tasso fisso, consentendo così di pensare di risparmiare già alla partenza una somma di denari. Per esempio un mutuo di €. 100.000,00 in 30 anni a tasso variabile viene una taeg=5.59″>rata è di €. 567,19.

È però caratteristeca dei mutui a tasso variabile, la tendenza quasi sempre al rialzo, che tranne il verificarsi di condizioni particolari dell’economia, li porta ad un ribasso. Da una parte, quindi, i primi anni con il tasso variabile, ci consentono di avere una rata di mutuo più contenuta, ma dall’altra c’è il rischio di un aumento consistente dei tassi.

Tuttavia il mutuo a tasso variabile sta riscontrando oggi  i favori della maggior parte dei richiedenti.

Daniele Bellantonio

Consulente MutiperlaCasa.com