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Mutui liquidità: cosa sapere su importo, durata e tempi di concessione

Non solo finanziamenti per la casa, anche i mutui liquidità hanno spinto la domanda di credito nel primo semestre del 2016. Questi ultimi si pongono a metà tra i mutui fondiari e i prestiti personali. Per capire meglio perché sono così richiesti in questo periodo e quali sono i vantaggi, partiamo da un’analisi di questo strumento.

Mutui liquidità vs mutui fondiari e prestiti personali: differenze

Il mutuo liquidità, detto anche mutuo cash, come suggerisce il nome, si differenzia da quello fondiario perché la casa non rappresenta l’obiettivo del finanziamento bensì la garanzia che permette di ottenere credito.

Trattandosi di un mutuo non finalizzato, che permette al richiedente di destinare la somma liberamente e senza vincoli a progetti personali o professionali, senza dover giustificare nulla alla banca, sono evidenti le affinità con il prestito personale. Tuttavia i due strumenti non coincidono del tutto.

Mutui liquidità: importo, durata e condizioni

Come sopra accennato, il mutuo liquidità è garantito da ipoteca sull’immobile. Questo rappresenta intuitivamente una maggiore sicurezza per la banca che, quindi, è disposta ad offrire somme più importanti, di durata maggiore e ad interessi più bassi. Perché quindi, chi possiede una casa e ha bisogno di credito, dovrebbe chiedere un prestito invece che un mutuo liquidità?

Il principale svantaggio del secondo rispetto al primo è rappresentato dai tempi di erogazione. Inoltre qualche limite sulle finalità di destinazione del capitale richiesto esiste: più nello specifico sono esclusi impieghi per investimenti di tipo speculativo e per il consolidamento debiti.

Riepilogando quindi i mutui liquidità sono in genere molto convenienti ma è importante che il richiedente non abbia urgenza particolare di liquidità. Se i tempi sono stretti la soluzione del prestito è quella più snella.

Di norma i mutui liquidità vengono chiesti per importi medio-alti: in caso contrario il cliente di norma tende ad accettare gli interessi più alti dei prestiti a fronte di tempi più rapidi e burocrazia più snella.