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Mutui anti-crisi, istruzioni per l’uso

Oramai è certo. Siamo in crisi. Il mercato finanziario stenta a riprendersi nonostante il costo del denaro sia ai minimi da sempre. Il numero delle compravendite immobiliari arriverà nel 2012 forse a 400mila unità, quasi la metà di 3 anni fa che sfiorava quota 800mila. Di conseguenza scendono anche i prezzi delle case.

Quale migliore occasione per chi possiede un minimo di liquidità per comprare casa nei prossimi mesi? Ma con quale mutuo? Quale tipologia di tasso converrebbe oggi scegliere?  Se è pur vero che la BCE  ha tagliato i tassi ufficiali allo 0,75% e intende mantenerli bassi ancora per un certo periodo, come fare con le banche, che fino a 24 mesi offrivano spread sui mutui all’1% e oggi sfiorano il 3% con punte fino al 4%?

Perché tutti benefici prodotti dalla politica monetaria della BCE uniti al mercato immobiliare al ribasso vengono annullati dagli spread gonfiati sui mutui? E’ come se la materia prima scendesse, il rivenditore alzasse il margine di guadagno ed il prezzo, che sarebbe il tasso d’interesse, restasse invariato.

Allora come approfittare di questo “gioco” tra produttore e distributore?

Una risposta potrebbe essere quella di scegliere un mutuo a rate fisse ancorato all’IRS di breve periodo. In altre parole un mutuo a tasso fisso per 2, 3 o 5 anni e poi rinegoziabile. Ma come funziona questa tipologia di mutuo?

Si tratta di un mutuo con durata fino a 30 anni, ma che prevede un rimborso nei primi 2, 3 o 5 anni (si può scegliere) con un tasso fisso composto da l’IRS a 2, 3 o 5 anni, maggiorato dello spread. L’IRS è il parametro utilizzato dalle banche per i mutui a tasso fisso. E’ molto basso (meno dell’1%) per i primi 5 anni, mentre arriva al 2,4% per durate lunghe di 25 o 30 anni. Sta di fatto che un mutuo a tasso fisso per i primi 5 anni, comporta un tasso d’interesse vicino al 4% e permette per un periodo abbastanza lungo di avere la certezza della rata, non preccupandosi delle folli oscillazioni del mercato in periodo di crisi. Al termine dei 5 anni si può scegliere di sostituire il mutuo, rinegoziarlo, estinguerlo.

Altra soluzione interessante è quella inversa. Scegliere un mutuo a tasso variabile per soli 2 anni, sfruttando l’euribor/’ target=’_blank’>Euribor che è prossimo allo 0%, per poi passare automaticamente ad uno a rate fisse, con il tasso già stabilito dall’inizio. Quindi, solo 2 anni di rischio variabilità ma senza sorprese future e con la certezza di quella che sarà l’ammontare della rata a partire dal 3° anno.

Da noi in mutuiperlacasa.com questi mutui li abbiamo battezzati “mutui anti-crisi” e stanno spopolando. Sono flessibili,  convenienti e quasi tutte le banche li propongono da tempo. Chi possiede un minimo di lungimiranza, scegliendo questi prodotti, salta a piè pari il problema crisi-spread e si avvantaggia di tassi fissi tra il 2,7% e il 4%, finalizzando acquisti immobiliari che in questi periodi sono da saldi

 

da Edoardo Merenda