Cosa succede dopo aver inoltrato la richiesta di mutuo?

A volte, per gli aspiranti mutuatari, l’attesa della risposta della banca alla propria richiesta di finanziamento, è un po’ come la fila alla posta. Si pazienta molto, ma non si ottiene alcun risultato, o se lo si ottiene, è una risposta negativa. D’altra parte, decidere se accordare o meno una domanda di mutuo è a […]

A volte, per gli aspiranti mutuatari, l’attesa della risposta della banca alla propria richiesta di finanziamento, è un po’ come la fila alla posta. Si pazienta molto, ma non si ottiene alcun risultato, o se lo si ottiene, è una risposta negativa.
D’altra parte, decidere se accordare o meno una domanda di mutuo è a discrezionalità dell’istituto di credito, per il quale, chiaramente non c’è nessun obbligo né vincolo in tal senso. Come qualsiasi soggetto privato, ha piena facoltà di decidere come utilizzare i propri fondi.
Ad ogni modo, esistono dei criteri generali sanciti dalla legge, e sempre più spesso l’Arbitro Bancario e Finanziario è intervenuto, su richiesta dei consumatori, per richiederne l’applicazione che, nella maggior parte dei casi, è stata a favore di questi.
Uno dei problemi più frequenti è proprio quello delle lunghe (e inutili) attese cui l’aspirante mutuatario è costretto, per poi veder liquidare con un rifiuto la propria richiesta. Così è stato chiarito che la banca deve rispondere in tempi rapidi, in modo da consentirgli, eventualmente, di rivolgersi altrove. D’altra parte, anche una risposta negativa deve essere sufficientemente chiara e argomentata. Ma se ciò non accade, il consumatore può interpellare l’Arbitro Bancario, il cui costo è di circa 20 euro, ed entro quattro mesi questo emetterà il proprio parere.
Leggi anche:

Se devi richiedere un mutuo, confronta le proposte delle banche e scegli »

Continua a leggere

Articolo precedente

Clausole vessatorie del mutuo: quali sono gli obblighi della banca?

Articolo successivo

Mutui on line, zero spese istruttorie e tassi scontati con Hello! Home