Nuove riduzioni spread sui mutui? Ecco lo scenario di settembre

In attesa dei nuovi ed annunciati ribassi degli spread sui mutui, alcuni esperti di finanza esprimono pareri contrastanti. Se dall`inzio del 2014 abbiamo visto una graduale riduzione dei tassi sui mutui, sia a tasso fisso, sia a tasso variabile, alcuni credono che la discesa ulteriore non sia possibile. Il problema, secondo alcuni broker mutui è […]

In attesa dei nuovi ed annunciati ribassi degli spread sui mutui, alcuni esperti di finanza esprimono pareri contrastanti. Se dall`inzio del 2014 abbiamo visto una graduale riduzione dei tassi sui mutui, sia a tasso fisso, sia a tasso variabile, alcuni credono che la discesa ulteriore non sia possibile.
Il problema, secondo alcuni broker mutui è che le banche non potranno permettersi di ridurre gli spread proposti sui nuovi mutui altrimenti si alimenterebbe una ulteriore corsa alle surroghe dei mutui già esistenti a spread folli stipulati sin dall’autunno del 2012.
Nonostante i dati positivi sull’erogato dei nuovi mutui a cui siamo stati abituati in questi ultimi mesi, la realtà del rubinetto del credito risulta tutt’altra. I mutui per acquisto crescono in maniera trascurabile rispetto ai mutui surroga e ristrutturazione, un dato che risulta raddoppiato nel primo semestre 2014 rispetto al 2013 e quasi triplicato rispetto al 2012. 
 
Purtroppo l’ulteriore aumento delle surroghe sarà possibile solo a seguito di un ulteriore diminuzione degli spread di mercato che ancora non si materializza e che è ferma dal marzo scorso quando la media dei migliori spread per loan to value 80% segnava il 2,5%. Nulla di nuovo e di migliorativo da allora!
Le banche sembrano essersi “copiate” su questa posizione e il motivo sembra proprio essere il timore di una valanga di richieste di surroga che ucciderebbe mutui altamente remunerativi ad elevati spread propinati in passato.
Del resto era prevedibile: “tutti quei mutui” concessi al 3-4% di spread sono uno dei freni principale alle ulteriori eventuali riduzioni di spread del mercato di oggi.
L’ulteriore riduzione potrà avvenire solo a seguito di una rinnovata esigenza di vera e forte concorrenza bancaria di nuovo in corsa verso l’accaparramento della clientela debitrice finora bisfrattata, trascurata ed evitata. Ma il tutto ovviamente si verificherà non prima di una vera svolta economica che ancora non si vede.
 
Altra situazione preoccupante è la notizia che gira da qualche settimana. Il sistema bancario sta facendo pressing sul governo per il ripristino della penale di estinzione sui nuovi contratti. Il solito modo di prodigarsi ad ostacolare una delle cose buone che erano state decretate all’epoca del ministro Bersani.
In tal caso la surroga di un mutuo non sarà più a costo zero per la clientela che potrà in tal modo essere scoraggiata a migrare verso il risparmio. In tal caso sarebbe ovviamente la fine dell’istituzione della surroga e abbandono dei potenziali surrogandi al proprio destino. Al proprio elevatissimo spread contrattuale stipulato.
 
Loredana Aprile
 

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