Il Quantitative Easing spiegato ai consumatori

Il Quantitative Easing annunciato da Mario Draghi a Gennaio è andato a regime. Nei giorni scorsi la Bce ha iniziato ad acquistare titoli europei. Continuerà fino al 2016, per un totale di 1140 miliardi di euro. L’’operazione, che andrà avanti fino al 2016, è la prima nel suo genere. Vediamo insieme quali ricadute avrà, in concreto, […]

Il Quantitative Easing annunciato da Mario Draghi a Gennaio è andato a regime. Nei giorni scorsi la Bce ha iniziato ad acquistare titoli europei. Continuerà fino al 2016, per un totale di 1140 miliardi di euro. L’’operazione, che andrà avanti fino al 2016, è la prima nel suo genere. Vediamo insieme quali ricadute avrà, in concreto, sulle vite di tutti noi.
Per quanto riguarda i mutui, è prevista l’’ulteriore diminuzione dei tassi. Così, secondo le stime di Forexinfo, quelli fissi dovrebbero stabilizzarsi intorno all’’1,5% e i variabili all’’1,3%. Il modo migliore per beneficiarne potrebbe quindi essere il trasloco del vecchio mutuo, che potrebbe portare a un risparmio tra i 30 e 40 miliardi di euro.
Per aziende e privati sarà quindi più semplice ottenere finanziamenti da impiegare nell’’acquisto di beni. S’i innescherà così un circolo virtuoso che favorirà la ripresa dei consumi.
Il Quantitative Easing non sarà però solo rose e fiori. Infatti, quando aumenta la quantità di moneta in circolazione, ne diminuisce il valore e salgono i prezzi. Tuttavia, l’’inflazione non è di per sé un problema, in quanto, finchè resta sotto il livello di guardia, scongiura la deflazione.

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