calcolo tasso mutuo

Calcolo tasso mutuo: fisso o variabile?

Dopo un 2016 particolarmente favorevole e vantaggioso per il tema “mutui”, il 2017 parte con un leggero rialzo dei tassi, pur continuando a rimanere un’annata conveniente per chi ha intenzione di investire nel mattone. Prima di procedere con il calcolo del tasso per il mutuo occorre fare una distinzione tra tasso fisso e tasso variabile. […]

Dopo un 2016 particolarmente favorevole e vantaggioso per il tema “mutui”, il 2017 parte con un leggero rialzo dei tassi, pur continuando a rimanere un’annata conveniente per chi ha intenzione di investire nel mattone. Prima di procedere con il calcolo del tasso per il mutuo occorre fare una distinzione tra tasso fisso e tasso variabile.

Calcolo tasso mutuo: quale tasso conviene?

Il tasso fisso presuppone una rata costante per tutta la durata del finanziamento. Si tratta di una forma di ammortamento che permette di prevedere con largo anticipo l’ammontare delle spese nell’arco di 20-30 anni (cioè l’intera durata del piano di ammortamento). L’aspetto negativo è che se a distanza di tempo il tasso decresce, la rata continua a rimanere la stessa.
Per ovviare a questo inconveniente si potrebbe richiedere il mutuo a tasso variabile, favorendo di un tasso più conveniente in caso di oscillazioni che garantirebbero un risparmio da parte del mutuatario. In questo caso, però, il destinatario del finanziamento deve accettare il rischio di un aumento del tasso con relativo aumento della rata.
È utile sapere che il costo del tasso dipende dallo spread, stabilito dalle banche, e da due indici applicati al tasso. Nel caso del tasso fisso si tratta dell’indice Eurirs, mentre nel caso del variabile si parla dell’indice Euribor. Questi valori sono indici di mercato che oscillano quotidianamente, così come le azioni.

Calcolo tasso mutuo: l’andamento dei tassi

Secondo “l’Osservatorio Tassi: Euribor, Irs e BCE”, l’Eurirs oggi ha un valore pari a -0.200% e sembra assumerà un valore positivo solo nel 2021 con un valore di 0.050%. Anche l’Euribor mostra un valore negativo con -0.373% e rimarrà negativo almeno per un anno, seppur con un lieve incremento, giungendo ad un valore di -0.101%. Per quanto riguarda lo spread, sembra esserci un aumento in questo 2017. Se Banca Intesa è stata leader nell’erogazione dei mutui nel 2016 grazie allo spread competitivo, oggi ha visto un aumento di 50-60 punti base. Sarà forse l’inizio di una corsa al rialzo?

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